A VERDADE NÃO SERIA BASTANTE PLAUSÍVEL SE FOSSE FICÇÃO - Richard Bach

segunda-feira, 25 de junho de 2012

Ferrari NL Valencia




GP d'Europa - Alonso, eroe in casa

24.6.2012
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Valencia, 24 giugno - Ecco il quadro: Fernando Alonso parcheggia la sua F2012 nel bel mezzo della pista, di fronte a una tribuna piena di tifosi in delirio, che intonano il suo nome subito dopo che il pilota ha disteso a terra la bandiera spagnola. È un'immagine che passerà alla storia delle corse, arrivata subito dopo che il pilota della Scuderia Ferrari, con una prestazione maiuscola, ha vinto il Gran Premio d'Europa a Valencia. Questo non solo fa di lui l'unico pilota ad aver vinto due gare sulle otto disputate quest'anno, ma gli consegna anche la testa della classifica Piloti, dato che oggi i suoi due rivali più vicini nella corsa al titolo, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, non sono riusciti a conquistare punti. Felipe Massa ha avuto più sfortuna di quella che una persona normale si troverebbe ad affrontare in un pomeriggio, portando la sua Ferrari al 16° posto. 

Quando le vetture erano schierate sulla griglia di partenza, con Fernando e Felipe uno dietro l'altro all'undicesimo e tredicesimo posto, la temperatura della pista arrivava a toccare i 45 gradi. Appena le luci si sono spente, le due Ferrari hanno subito guadagnato posizioni, con Fernando che è passato all'ottavo posto e Felipe all'undicesimo. Alla fine del secondo giro, il "pole man" Vettel sulla Red Bull aveva già un grande vantaggio, di 4 secondi, su Hamilton (McLaren), Grosjean (Lotus,), Kobayashi (Sauber) Maldonado (Williams) e Raikkonen (Lotus), al sesto posto. In ottava posizione, Fernando era proprio sulla scia di Hulkenberg sulla Force India, con Felipe, ora decimo, a caccia del compagno di squadra del tedesco, Paul Di Resta. 

Al secondo posto, Hamilton rallentava il gruppo alle sue spalle, mentre Vettel aveva aumentato il suo vantaggio a 6,8 secondi al giro numero 4. Al 7° giro, Felipe provava ancora un altro attacco su Di Resta, attaccandolo anche all'esterno ma senza portare a termine la sua manovra. In realtà, il brasiliano era alle prese con una vettura non perfettamente bilanciata: dopo la gara, infatti, è stato verificato che alcuni detriti avevano danneggiato la vettura, riducendo la sua capacità di generare deportanza. Al giro numero 10, Grosjean passava in modo deciso Hamilton portandosi al secondo posto, mentre Fernando e Felipe braccavano le rispettive Force India. Button e Perez sono stati i primi a cambiare le gomme, al giro 10. Felipe si fermava all'undicesimo mentre Fernando trovava finalmente un modo per passare Hulkenberg e portarsi al settimo posto. In questo momento Raikkonen superava Maldonado per il quinto posto, così il pilota venezuelano della Williams adesso era diventato il prossimo obiettivo di Fernando. Hamilton, invece, rientrava per il cambio gomme al giro 13. 

Alonso superava la Williams al 14° giro mentre Raikkonen, Kobayashi, Maldonado, Hulkenberg, Ricciardo e De La Rosa si fermavano tutti per il pit stop. Fernando rientrava al giro successivo, mentre il leader della corsa, Vettel, e il secondo in classifica, Grosjean, si fermavano al giro 16. Il pilota spagnolo della Ferrari riusciva a portarsi davanti a Raikkonen e Kobayashi restando in pista un giro in più e adesso si ritrovava in un folto gruppo di vetture, molte delle quali non avevano ancora cambiato le gomme. A questo punto, era chiaro come lo spagnolo fosse più aggressivo e deciso dei suoi diretti rivali, riuscendo così a superare le vetture più lente del gruppo. Sorpassava Webber con la Red Bull all'ottavo posto al 18° giro, mentre Felipe si trovava in tredicesima posizione dietro a Maldonado. Fernando intanto stava "volando" con le gomme Option e pochi istanti dopo superava la Mercedes di Schumacher salendo al sesto posto, con il tedesco e Webber che rientravano insieme per il pit stop. 

Al 20° giro, Fernando era quinto dopo aver superato Raikkonen, mentre Di Resta era davanti a lui in quarta posizione ma doveva ancora fermarsi ai box. A questo punto, Felipe era tornato all'ottavo posto, diventato settimo poco dopo. Giro numero 21 e Fernando ha superato la Force India per il quarto posto, dietro a Vettel, che era davanti a Grosjean di quasi 20 secondi, con Hamilton in terza posizione staccato di altri 4 secondi. 

Verso il 26° giro, Hulkenberg iniziava a chiudere il pilota brasiliano della Ferrari, con il gap che si era ridotto fino a 0,4 secondi. Poi è entrata la Safety Car a causa dei detriti in pista in seguito allo scontro tra Vergne e Kovalainen. Grosjean, Alonso, Raikkonen, Hamilton, Maldonado e Hulkenberg effettuavano immediatamente tutti un pit stop al 28esimo giro, un giro dopo rientrava Felipe, con il brasiliano che si è ritrovato nella condizione di perdere posizioni in classifica, mentre gli altri riuscivano a rientrare ai box senza perdere tempo, mentre la Safety Car era in pista. Da allora in poi, era chiaro che aveva una montagna da scalare. Una montagna ancora più difficile da affrontare quando, al 34° giro, è dovuto rientrare ai box dopo che Kobayashi ha tentato una mossa aggressiva per sorpassarlo, provocando il maggior numero di danni proprio alla sua vettura. In tutto oggi il brasiliano è stato costretto a fare quattro visite alla Pit Lane. 

Fernando passava con decisione le vetture più lente e si trovava al terzo posto, con la Safety Car di nuovo in pista, dietro a Vettel e Grosjean. Ma il pilota della Ferrari oggi era inarrestabile e, appena la corsa è ripresa, ha affrontato e passato la Lotus piazzandosi secondo. Poi, al 34° giro, è arrivata anche un po' di fortuna, dato che Vettel ha dovuto parcheggiare la sua Red Bull a lato pista per un problema tecnico. Non serviva guardare la gara per capire cosa fosse successo, dato che un forte applauso ha sovrastato il rumore del motore appena si è presentato sotto le tribune gremite di tifosi spagnoli. 

Da allora, Fernando ha gestito il suo vantaggio fino alla bandiera a scacchi, anche se alle sue spalle la gara faceva segnare diversi episodi: Grosjean si ritirava, lasciando il secondo posto a Hamilton; ma il ritmo del pilota della McLaren scendeva a tal punto da farsi raggiungere da Maldonado, con il venezuelano che, per passarlo, spingeva l'inglese verso il muro di protezione costringendolo al ritiro. Così, a soli due giri dalla fine, Kimi Raikkonen ha ereditato il secondo posto e Michael Schumacher è arrivato terzo, salendo sul podio per la prima volta da quando è tornato allo corse nel 2010. 

Fernando ora guida la classifica Piloti con 111 punti, 20 punti in più rispetto al suo rivale più vicino, Mark Webber, che oggi ha portato la sua Red Bull al quarto posto.

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"Valencia, 24 de junho - Aqui está o quadro: Fernando Alonso e seu F2012 parados no meio da pista, na frente de uma arquibancada cheia de fãs em frenesi, gritando seu nome, imediatamente depois o piloto colocava no chão a bandeira espanhola. É uma imagem que vai ficar na história das corridas, era sua comemoração pela excepcional vitória no GP da Europa em Valência, junto ao seu publico. Isto não só faz dele o único piloto a ter vencido duas corridas, nas oito do campeonato deste ano, mas também dá a ele o topo na classificação do mundial de pilotos, uma vez que hoje os seus dois rivais mais próximos na corrida pelo título, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton não conseguiu marcar pontos. Felipe Massa teve mais azar do que aquilo que uma pessoa normal teria de enfrentar em uma tarde, tendo sua Ferrari no lugar 16 º.

Quando os carros estavam alinhados no grid, com Fernando e Felipe um atrás do outro em décimo primeiro e décimo terceiro, a temperatura da pista chegou era de  45 graus. Assim que as luzes se apagaram, a Ferrari já ganhou duas posições, com Fernando e Felipe, foram para oitavo e décimo primeiro. No final do segunda volta, o "homem da pole" Vettel e a Red Bull tinham uma grande vantagem, de 4 segundos sobre Hamilton (McLaren), Grosjean (Lotus), (Sauber) Kobayashi Maldonado (Williams) e Raikkonen (Lotus) em sexto lugar. No oitavo, Fernando seguido de Hulkenberg da Force India, com Felipe agora em décimo com Paul Di Resta atrás.

Em segundo lugar, Hamilton segurava o grupo atrás, enquanto Vettel ampliava sua vantagem para 6,8 segundos na quarta volta. Na volta 7, Felipe sendo  atacado por  Di Resta, se no entanto perder a posição. Na verdade, o brasileiro estava lutando com um carro, desequilibrado: depois da corrida, de fato, verificou-se que alguns destroços o tinham danificado, reduzindo sua capacidade de gerar downforce. Na 10ª volta, Grosjean passou finalmente Hamilton, tomando o segundo lugar, enquanto Fernando e Felipe brigavam com as Force India. Button e Perez foram os primeiros a trocar os pneus na 10ª volta. Felipe parou na décima primeiro, enquanto Fernando achou uma maneira de passar Hulkenberg e assumir o sétimo lugar. Neste momento, Raikkonen ultrapassou Maldonado indo para o quinto lugar, de modo que o piloto venezuelano da  Williams tinha-se transformado agora o próximo alvo de Fernando. Hamilton, porém, veio para a troca de pneus na 13ª volta.

Alonso ultrapassou a Williams na 14ª volta, com Raikkonen, Kobayashi, Maldonado, Hulkenberg, Ricciardo e De La Rosa parando para os pit stops, Fernando na volta seguinte já era 3º atrás de  Vettel, e de Grosjean. Alonso parou na 16ª volta. A Ferrari do espanhol agora brigava com Raikkonen e Kobayashi, e permanecia em um grande grupo de carros, muitos dos quais ainda não tinham mudado os pneus. Neste ponto, ficou claro que o espanhol foi mais agressivo que seus concorrentes diretos, permitindo-lhe superar os carros mais lentos do grupo. Ultrapassa Webber na 18ª volta, enquanto Felipe estava em décimo terceiro lugar, atrás de Maldonado. Fernando entretanto voava com os pneus mais macios e momentos mais tarde ultrapassou a Mercedes de  Schumacher e vai para o sexto lugar, com o alemão e Webber entrando juntos para o pit stop.

Na volta 20, Fernando foi para quinto, depois de passar Raikkonen, enquanto Di Resta estava à frente dele na quarta posição, mas ainda tinha que ir aos boxes trocar os pneus. Neste ponto, Felipe estava de volta ao oitavo lugar, logo depois sétimo. Na 21ª  volta Fernando passou a Force India indo para o quarto lugar,  atrás de Vettel, que estava à frente de Grosjean quase 20 segundos, com Hamilton em terceiro lugar, mais 4 segundos atrás.

Perto da 26ª volta, Hulkenberg começou a fechar o piloto brasileiro na Ferrari, a diferença tinha diminuído para 0,4 segundos. Então veio o safety car por causa de detritos na pista após a colisão entre Vergne e Kovalainen. Grosjean, Alonso, Raikkonen, Hamilton, Maldonado e Hulkenberg, fizeram em seguida seus pits  na 28ª volta, Felipe fez uma volta mais tarde, com o brasileiro perdendo posições, enquanto os outros foram entraram enquanto o safety car estava na pista, sem perder posições. A partir de então, ficou claro que ele tinha uma montanha para escalar, difícil de resolver, quando, na 34ª volta, ele teve que ir aos boxes, após Kobayashi tentar num movimento agressivo ultrapassá-lo, danificando o carro do brasileiro, que foi obrigado a fazer mais quatro visitas aos boxes.

Fernando vai firme sobre os carros mais lentos e fica em terceiro lugar, com o Safety Car na pista novamente, atrás de Vettel e Grosjean. Mas o piloto da Ferrari esteve imbatível hoje e assim que a corrida recomeçou, brigou e passou a Lotus tomando a segunda colocação. Então, na volta 34, veio um pouco de sorte, como Vettel parando sua Red Bull na pista lateral por um problema técnico. Neste momento um forte ruído veio das arquibancadas, eram seus fãs espanhóis comemorando.  is.

Fernando então manteve a liderança até a bandeirada, diferentes episódios marcaram a corrida atrás dele: Grosjean parou, deixando o segundo lugar para Hamilton, mas o ritmo do piloto da McLaren caiu, e ao ser ultrapassado por Maldonado, da Venezuela, bateu e teve que se retirar.  Assim, a apenas duas voltas do fim, Kimi Raikkonen herdou o segundo lugar e Michael Schumacher o terceiro lugar, indo o alemão ao podium, pela primeira vez desde que voltou a competir em 2010.

Fernando agora lidera classificação de pilotos com 111 pontos, 20 pontos a mais que seu rival mais próximo, Mark Webber, que chegou com seu Red Bull no quarto lugar."



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Rui Amaral Jr